Il campionato del mondo 2015 Shanghai
La centocinquesima edizione dei Campionati mondiali di pattinaggio di figura, tenutisi in Cina per la prima volta nella storia, si è conclusa con un trionfo a tutto tondo per Edea, presente
sul podio di ciascuna disciplina.
La novità assoluta è rappresentata chiaramente dalla danza, dove, in coppia con Guillaume Cizeron, è arrivata la prepotente vittoria di Gabriella Papadakis, unica atleta in gara equipaggiata Edea. Il risultato è stato significativo vuoi per l’età dell’atleta, Gabriella deve ancora compiere venti anni, vuoi perché ha testimoniato la duttilità del pattino, perfettamente idoneo a performance di eccellenza anche nella danza.
Il secondo successo è scaturito per mano di Meagan Duhamel e Eric Radford, che, non solo
si sono nettamente imposti tra le coppie di artistico, ma hanno addirittura mantenuto
l’imbattibilità stagionale su ciascun programma di gara. Il sodalizio canadese, oltre a riportare
in patria un titolo che mancava da quattordici anni, è stato anche in grado di migliorare per
l’ennesima volta il primato personale non facendosi in alcun modo condizionare dalla
qualificata concorrenza delle numerose coppie di casa.
Non sono passati inosservati anche il brillante settimo posto del campione nazionale
statunitense Chris Knierim, al fianco di Alexa Scimeca, e il debutto con il botto del giovane
canadese Charlie Bilodeau, capace, insieme a Julianne Sèguin, di ottenere un prestigioso
ottavo posto nella prima apparizione in carriera nella categoria maggiore. In particolare, il
quadruplo twist eseguito da Scimeca/Knierim si è rivelato uno dei punti più alti in assoluto
della competizione.
Soddisfazione anche sul fronte italiano in quanto Valentina Marchei e Ondrej Hotarek
hanno sfiorato l’ingresso nelle prime dieci posizioni, mancato per uno sfortunato incidente di
percorso, che non ha in alcun modo messo in discussione una stagione affrontata ad armi pari
con l’elìte mondiale della disciplina.
Tra gi atleti di casa Edea, va, infine, rimarcata l’agevole qualificazione per il programma libero
ottenuta da Aaron Van Cleave, coadiuvato da Mari Vartamnn, e Christopher Boyadji,
accompagnato da Amani Fancy.
In campo femminile, non è arrivata la vittoria, ma la portata del trionfo di squadra ha assunto
epiche proporzioni. Ben due terzi delle atlete qualificate per il segmento più lungo di gara
sono scese sul ghiaccio indossando pattini Idea e la nipponica Satoko Miyahara, ha
festeggiato il diciassettesimo compleanno regalandosi un secondo posto e mantenendo il
Giappone in zona medaglie per la decima edizione consecutiva. Nell’occasione, è tornata a
ruggire anche lo statunitense Gracie Gold, rimasta ai piedi del podio per un’incollatura, ma
autrice di un entusiasmante rimonta propiziata dalla seconda prestazione in assoluto nel
programma libero. Non sono state da meno la debuttante giapponese Rika Hongo, sesta con il
nuovo primato personale, e la francese Mae Berènice Meité, capace per la prima volta in
carriera di entrare tra le migliori dieci.
Il “tandem “ canadese composto da Alaine Chartrand e Gabrielle Daleman, e quello
coreano, formata da So Youn Park e Hae Jin Kim, hanno, invece, centrato il non banale
obiettivo di difendere due posti in vista della prossima edizione dei Campionati mondiali,
mentre la svedese Joshi Helgesson, la slovacca Nicole Rajicova, la norvegese Anne Line
Gjersem, la slovena Dasa Grm e l’italiana Roberta Rodeghiero hanno eguagliato o stabilito il
migliore risultato in carriera chiudendo la gara tra le migliori venti.
Note di merito anche per la debuttante lituana Angelina Kuchvalska, sedicesima ed autrice
della solita prepotente rimonta nel programma libero, senza dimenticare la tedesca Nicole
Schott e l’italiano Giada Russo, capaci di qualificarsi per il segmento più lungo di gara alla
prima apparizione in una rassegna iridata.
Nel settore maschile, l’atteso giapponese Yuzuru Hanyu si è confermato più forte di tutti gli
infortuni che hanno condizionato il suo avvicinamento alla gara riuscendo a conquistare un
importante posto d’onore con tanto di affermazione nel programma corto. Ovviamente, tutti
gli addetti ai lavori si domandano legittimamente fin dove il campione olimpico potrà
spingersi una volta ritrovata l’integrità fisica e soprattutto la piena padronanza dei salti
quadrupli.
Il padrone di casa Han Yan, supportato da un triplo axel con pochi eguali, si è, invece,
confermato tra i primi dieci al mondo, mentre vanno rimarcate le prestazioni dell’alfiere di
Hong Kong Roland Lam e dell’australiano Brandon Kerry, che a suon di quadrupli hanno
sbriciolato i primati nazionali, attestandosi rispettivamente in quattordicesima e ventesima
piazza. Il debutto nella rassegna iridata è stato positivo anche per il diciottenne coreano June
Hyoung Lee, diciannovesimo, e per il coetaneo filippino Michael Christian Martinez,
ventunesimo.